CONDIVIDI

ven

21

nov

2014

NIKKI SIXX: " Ora vi dico cosa penso di Spotify" c'è un problema che tutti conoscono ma di cui nessuno ne vuole parlare

Nikki Sixx, il bassista dei Mötley Crüe e Sixx: AM ha dichiarato quanto segue sulla sua pagina Facebook , un suo pensiero  sul dibattito in corso che riguarda Taylor Swift che vuole ritirare la sua musica da Spotify. Sixx affrontato la polemica, dicendo: 

 

"Vorrei parlare di un problema che tutti conoscono ma di cui nessuno ne vuole parlare: 

 

Molti artisti attualmente parlano di Spotify e alcuni potrebbero parlarne perché hanno nuovi dischi in uscita. Potrebbe anche essere un buon strumento di marketing perché, francamente, ha molto risalto sulla stampa. Anche io ho un nuovo album e un nuovo video dei SIXX: A.M. Ogni artista intelligente dovrebbe usare internet come fanno Bono, Taylor Swift e Dave Grohl ma il problema è che Youtube suona tutta la loro musica senza che loro vengano pagati. Fanno meno soldi con Youtube che con Spotify, quindi non prendiamocela solo con Spotify.

 

Un grande problema irrisolto (e più importante a mio parere) è che gli artisti non vengono pagati per colpa del “BREAKAGE”/ "ROTTURA". Ecco dove molte compagnie discografiche prendono i diritti in anticipo dalle compagnie di streaming e non li recuperano. Non pagano mai i Bono, le Taylor e i Dave e tanti altri.  Questi artisti dovrebbero parlare di questo. Ma penso che non lo sappiano o che temano che le loro etichette non li promuovano più se rivelano questi piccoli segreti sporchi.

 

Cosa stiamo facendo per aiutare i nuovi artisti? Siamo stati tutti nuovi artisti. Siamo in giro da abbastanza tempo da dover fare qualcosa per aiutarli, far vedere quali sono le cose che, più che blocchi, sono fobie.

 

Non capisco perché non se ne parli, ma spero che la stampa cominci a parlare di breakage e  come i nuovi artisti possono ottenere più esposizione.

 

Abbiamo il potere di aumentare la consapevolezza e modificare il futuro del business musicale 

 

Non usiamo il cervello solo per promuovere la musica, ma anche per far notare che c'è un problema che tutti conoscono ma di cui nessuno ne vuole parlare."

Nikki Sixx

 

 

Il servizio di abbonamento più popolare, Spotify ha  circa 40 milioni di utenti, un quarto dei quali pagano per i piani mensili, mentre il resto ottiene pubblicità insieme alla loro musica.

Spotify paga artisti e le etichette in base al numero di flussi che generano.