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mar

03

feb

2015

Recensione REWOUT - RewOut

REWOUT

RewOut

Zeta Factory

Release date: 20 gennaio 2015




Il Made In Italy segna l'ennesimo colpo vincente grazie al debutto discografico dei campani RewOut: sestetto interessante reso ancora più tale dall'accoppiata vocale maschile e femminile, e che propone un modern rock di differenti contaminazioni arricchito di piccole e personali influenze led zeppeliane.



Due sono le cose importanti da sottolineare di questo lavoro: in primis la tracklist che affronta molteplici tematiche quali l'incoerenza, le storie d'amore finite e l'amore per la musica, e argomenti di più forte impatto morale e sociale che forse ci toccano più da vicino. La seconda è l'ammirevole iniziativa di donare i proventi incassati negli store digitali (fermo restando che il disco è disponibile anche in formato fisico), all'associazione ONLUS “Camilla La Stella Che Brilla” che da anni si occupa, grazie ai loro tanti volontari, di migliorare la vita a bambini diversamente abili affetti da malattie rare.



Il rock che abbraccia le sette tracce del disco è un viaggio che ci porta nelle sonorità vintage del singolo “Contradictions” (accompagnato da un videoclip davvero particolare) e della più accattivante “It's All Good”, plasmate dalle corde vocali altrettanto maliziose e coinvolgenti di Xana Vazquez de Prada. All'appello ci sono anche le canzoni interpretate dalla voce di Domenico Simonelli, che si fa apprezzare nella brillante mid-tempo “Extract Of A Life” e nella ballad “I Wish I Was Mad” arricchita, quest'ultima, da un solo che lascia il segno per la propria trasparente dinamicità. Sulla stessa intrigante lunghezza d'onda vi sono anche le rimanenti tracce, che sorprendono con disinvolta semplicità: il tocco cadenzato di “No One To Blame”, il richiamo agli U2 della conclusiva “Rush”, e in special modo l'atmosferica “Mother Nature”: ballad che spicca sia perché ricorda il sound dei Within Temptation, sia per l'interpretazione di Xana non troppo lontana dalla frontwoman Sharon Den Adel.



Non c'è che dire, una tracklist che presenta un “settebello” degno di meritevole attenzione.

Infine una geniale curiosità: la cover del disco è l'esito della fusione dei volti dei due cantanti ed è stata realizzata da Nacho Vazquez de Prada e dalla Cathouse Agency, che ha inoltre curato il trailer dell'album e il videoclip. In coda diamo ben volentieri sia il link di vendita: iTunes, che quello del sito di Camilla nal caso vogliate farvi visita: www.camillalastellachebrilla.com



Recensione di Francesco Cacciatore



La tracklist:

1- No one to blame

2- Extract of a life

3- Contradictions

4- I wish I was mad

5- It’s all good

6- Mother Nature

7- Rush

 

La band:

Xana Vazquez de Prada – voce

Domenico Simonelli – voce

Massimo Aletta – batteria

Flavio Landolfo – basso

Giammario Palmiero – chitarra

Andrea Tieri – chitarra




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