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mer

20

apr

2016

Recensione THE CLAN - "All In The Name Of Folk"

THE CLAN

All In The Name Of Folk

Auto Produzione

Release date: 18 marzo 2016

 

 

 

Il bello del rock è che comunque lo si suona funziona che è una bellezza, e a tal proposito lo stile irish dei The Clan calza briosamente a pennello.

 

Entrando nello specifico parliamo del secondo lavoro del quintetto brianzolo, ribattezzato col titolo “All In The Name Of Folk” e dove vi possiamo trovare richiami davvero interessanti: il primo è al mondo dell'hard rock (da dove la band stessa non nasconde di provenire) con tanto di richiamo al brano “All In The Name Of...” dei Motley Crue, il secondo è invece all'inno sempre verde “In The Name Of Love” figlio della top band irlandese degli U2. Rimane il terzo e forse più ricercato riferimento, ovvero quello al film di Dino Risi “Nel Nome Del Popolo Italiano” in cui la vicenda comica tra Gassman e Tognazzi (giù il cappello a due mostri sacri del cinema nostrano) descrive una società malata fatta di abusi di potere, abusi ambientali, corruzione e degrado; temi purtroppo e ancora oggi di stretta attualità.

 

Dato il meritato spazio alle premesse sopra torniamo all'album e a quelle che sono le sue quattordici tracce (ivi compresa l'intro “Overture”), marcate da un sound variegato e dove la musica folk irlandese rimane si l'assoluta protagonista, ma alla quale si aggiungono anche il rock, il classic punk e il pop oltre alle due gradite ballad “Angel Of The See” e “Home Of My Heart”: sognante quanto amabile la prima, ben più vivace e solare la seconda. “Folk'n Roll” è la traccia fatta apposta per un'ottima parentesi rock che si completa con “Let Me Go”, la strumentale ”Reel o' Fire”, l'ariosa “True Story” e la scoppiettante “It's A Long Way To The Top”: assoluta miss 'vintage' song del disco grazie alle stupefacenti sonorità griffate Rolling Stones. Il pop e il folk possono completarsi assolutamente alla perfezione, sia perché la Musica è capace di rendere ogni genere omogeneo, sia per le belle qualità che la band esprime anche in questa circostanza con l'accoppiata “Second Chances” e “Jenny Porter”; peculiarità che i cinque musicisti di Muggiò continuano efficacemente a mostrare nelle dinamicità punk di “Irish Sky”, “Horns Up And Fight” e “Ulysses And The Siren”.

 

Visto che è in special modo il sound irlandese a battere forte nei cuori di Angel Rock e compagni, ci sembra doveroso lasciare lo spazio finale al secondo momento strumentale omaggiato da “Whole Lotta Jig”: tipica e fedelissima danza popolare celtica alla quale non solo è piacevolmente difficile resistere, ma riesce ad avvalorare l'album arricchito altresì dalle diverse partecipazioni di ospiti davvero speciali, tra i quali figurano Frankie McLaughlin dei Rumjacks e Francesco “FRY” Moneti dei Modena City Ramblers.

 

Se gradite fare visita alla festante Irlanda non vi resta allora che ascoltare “All In The Name Of Folk”, potrete così goderne i luoghi più incantati attraverso note di impagabile e variopinto folklore.

 

 

Recensione di Francesco Cacciatore

 

 

Tracklist

Overture

Folk'n Roll

Second Chances

Let Me Go

Jenny Porter

Whole Lotta Jig

Irish Sky

Angel Of The See

Horns Up And Fight

Ulysses And The Siren

Reel o' Fire

Home Of My Heart

True Story

It's A Long Way To The Top

 

Line up

Angel Rock - lead vocal, guitar

Chiara De Sio - flauto e cornamusa (tin whistle & bagpipe)

Cisco Ricci - fiddle/mandolin

Stefano “Cione” Becce - bass, backing vocals

Pietro Della Sala - drums & percussions, backing vocals

 

Link

www.theclanband.com

www.facebook.com/theclanirishband

twitter.com/clan_band