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mar

25

nov

2014

Recensione RØSENKREÜTZ - “Back To The Stars”   

RØSENKREÜTZ

Back to Stars

Opal Arts/Andromeda Relix

Release date: 6 Giugno 2014




I RØSENKREÜTZ sono una band che ruota attorno a Fabio Serra, polistrumentista il quale, durante la sua più che ventennale esperienza in studio di registrazione, ha creato una propria band per porre in essere il suo progetto Progressive Rock. Totalmente fuori dagli standard e dai trend contemporanei l'album “Back To The Stars” è contemporaneamente un salto al passato ed uno al futuro, racchiudendo anche brani “partoriti” ormai alcuni decenni fa ma attualizzati con l'impiego di alcuni dei migliori artisti italiani che hanno permesso la realizzazione dei brani e la possibilità di vederli live in un probabile prossimo futuro.


L'opening act dell'album è affidata a “Signals in The Water”, brano fortemente caratterizzato dalla presenza delle tastiere in uno schema tipicamente Prog assimilabile allo standard di band come Transatlantic o Flying Colours; la parte vocale assume a tratti lo stile Pop metà anni '80 di Spandau Ballet o Durn Duran, a confezionare un brano dalle pregevoli sfumature dei Must della Prog. Intro di chitarra gitana proiettato ad un Prog Old Style dalle arie Marillion mentre con una capsula spaziotemporale impazzita torniamo ai tempi dell'ElectroPop anni '80 grazie alla Top Track “Conditioning”, a cavallo tra passato e futuro, in un'ambientazione melodico-musicale quasi surreale. Degna di nota “Nothing More in You” che, grazie alla splendida voce di Angela Merlin, ci propone un brano in chiave Eurythmics in uno splendido duetto vocale con Massimo Piubelli. Fusione di Prog Rock e tastiere AOR in “Childish reaction”, song dove le parti di tastiera e di una curatissima chitarra la fanno da padrone, evidenziando la creatività compositiva di Fabio Serra. In una regressione musicale come non fare una tappa sulla caratteristica impronta dettata dal sound dei Pink Floyd??? “I Am The Walrus” ne è un ottimo esempio, rispettando appieno i canoni di Gilmour & Co con sonorità, effetti, parti vocali e stile. La Title Track, quasi un'opera a se con i suoi oltre 17 minuti, è un viaggio che offre momenti di pathos a spensierati sprazzi di Prog sbarazzino e frivolo o meditato e avvolgente.


L'album proposto da Fabio Serra ed i suoi RØSENKREÜTZ denota una maturità artistica acquisita nel tempo e sul campo in prima linea, racchiudendo in se un disco orientato ad un orecchio attento e che fonda le proprie origini musico-culturali in mostri sacri ed indiscussi del passato. Un opera di notevole spessore artistico e con una cura molto attenta di ogni dettaglio di ogni singolo brano. Si può immaginare l'album come un box di cioccolatini di elevata qualità: 7 praline per 7 gusti, ognuno differente. A voi la scelta del gusto.



Review by Luca MonsterLord



Tracklist

Signals in the Water
Sitting on the Edge of Heaven
Conditioning
Nothing More in You
Childish Reaction
I Am The Walrus
Back to the Stars


Lineup

Fabio Serra - guitars, keyboards, background and occasional vocals

Gianni Brunelli - drums and percussions

Gianni Sabbioni - Bass

Massimo Piubelli - lead and background vocals


Special Guest:

Angela Merlin - Guest vocal on “Nothing more in you”

Carlo Soliman - Grandpiano on “Nothing more in you” and “Back to the stars”

Gabriele Amadei - Violin on “Sitting ond the edge of heaven”

Luca Nardon - Percussions on “Sitting on the edge of heaven”

Cristiano Roversi - Chapman Stick on “Conditioning”


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