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gio

09

lug

2015

Recensione CRADLE OF FILTH - Hammer of the Witches

CRADLE OF FILTH

Hammer of the Witches

Nuclear Blast

Data Pubblicazione: 10 Luglio 2015

 

 

 

Croce e delizia del black metal moderno? Innovatori o abili esperti di marketing e sfruttamento dell’immagine? Punto di riferimento per chi vuole espandere il concetto di metal estremo e ricercato o band che non ha più nulla da dire? Sui Cradle of Filth si è sempre detto molto, spesso guardando più ad immagine e rumors, più che alla musica in senso stretto. La band di Dani Filth, al di là delle preferenze personali, ha scritto la storia di questo genere, rinnovandolo, dando una nuova veste ad esso ed anche sdoganandolo (e per molti, questo, non è stato un bene).

 

‘Hammer of the Withces’ la decima opera della band britannica, dopo i pareri controversi degli ultimi album, mostra molte luci ed è, sicuramente, un lavoro che restituirà entusiasmo ai sostenitori del combo Ipswich, anche quelli della prima ora ma non è esente da alcune pecche che sembrano diventate croniche per il six-piece guidato da Dani Filth. ‘Yours Immortalità..’ e la successiva ‘Enshrined in Crematoria’ (precedute dall’intro ‘Walpurgis Eve’) offrono un guitar-work veramente esaltante e coinvolgente, ricco di ispirazione, aggressività ed atmosfera, ripescando ‘Dusk and Her Embrace’ e la ferocia di ‘The Principle of…..’, contestualizzata nell’anno 2015; in questo, Ashok e Rick Shaw si dimostrano molto affiatati e la tastierista Schoolcraft, autrice anche dei passaggi vocali narrativi, sa ricamare molto bene atmosfere sia romantico-malinconiche che più cupe e drammatiche, attorno al guitar-work, soprattutto in episodi quali la title-track o ‘Right Wing of the Garden Triptych’.

 

La band suona bene e le composizioni sono fresche, coinvolgenti, ricche sia di energia oscura che di una elegantemente dannata malinconia, anche se, saltuariamente, qualche ombra di ripetitività emerge, forse anche per il drumwork preciso ma un po’ troppo legato al copione di Marthus. Il problema vero, però, e che è sempre stata la spina nel fianco e, paradossalmente, l’asso nella manica dei COF è proprio il loro leader Dani. Se da una parte ha rivoluzionato l’approccio di molti cantanti black e non solo, con dischi come ‘The Principle…’, ‘Dusk..’ e ‘Midian’, non si può certo ignorare il fatto che, con il passare del tempo (e molte prove live scadenti), il singer albionico abbia cominciato a ripetersi diventando, in alcuni frangenti, ripetizione ed addirittura parodia di sé stesso. ‘Blackest Magik in Practice’ o ‘Onward Christian Soldiers’, uno dei brani migliori di questo album, ci mostrano un Filth che cerca di essere più sobrio e meno ossessionato dal suo high-pitch scream, con buoni risultati durante alcuni passaggi. Ciò non toglie che, sia ad una visione complessiva dell’album che delle singole canzoni, gli harsh (più che i growl) risultino più ragionati ma meno incisivi per i passaggi più feroci, che mischiano black, death e dinamiche thrash e gli scream più acuti, per i frangenti più drammatici e teatrali, le saette che dovrebbero squarciare l’oscuro sipario della notte sui sanguinari drammi De Sade/Marlow-oriented, appaiano fiacchi, anche dal punto di vista tecnico (se si esclude qualche episodio più centrato e ben riuscito) e forzati, anche in maniera un po’ ossessiva.

 

Nel complesso, però, questo lavoro, proprio in virtù della sua freschezza compositiva e dell’ottimo lavoro degli strumentisti, si dimostra come uno dei lavori meglio riusciti dell’ultimo periodo della band, secondo solo ai dischi del primo decennio di vita della formazione inglese: c’è ferocia, atmosfera, violenza, dinamica, incubo, perversione, dramma ma tutto abbastanza calibrato, senza scadere (almeno non eccessivamente, se non negli episodi precedentemente elencati) nel pacchiano o nell’auto-parodia, riuscendo, spesso, ad essere credibili ed a trasmettere la sofisticata e colta oscurità interiore che i COF dovrebbero sempre elargire. Un album che merita di essere ascoltato e che vi darà più di un brivido.

 

 

Andrea Evolti

 

 

Tracking List:

1. Walpurgis Eve

2. Yours Immortally…

3. Enshrined in Crematoria

4. Deflowering the Maidenhead, Displeasuring the Goddess

5. Blackest Magick in Practice

6. The Monstrous Sabbat (Summoning the Coven)

7. Hammer of the Witches

8. Right Wing of the Garden Triptych

9. The Vampyre at My Side

10.Onward Christian Soldiers

11.Blooding the Hounds of Hell

 

Line-up:

Dani Filth - Vocals

Marthus- Drums

Daniel Firth - Bass

Ashok - Guitars

Rich Shaw - Guitars

Lindsay Schoolcraft - Keyboards, Vocals (female)