sab
22
nov
2014
Report e foto a cura di Andrea Lami
Quanto tempo è passato dall'ultimo passaggio degli HARDCORE SUPERASTAR in Italia? Ad occhio e croce un annetto, quando in compagnia dei Buckcherry hanno incendiato diversi palchi del nord Italia. Oggi tornano nella terra dello stivale con quattro date dove siamo sicuri ci sarà il massimo dell'affluenza. Qui alla Rock 'n' Roll Arena di Romagnano Sesia la partecipazione è stata copiosa (sold out) infatti il locale è pienissimo di gente e diventa difficile anche potersi muovere.
I primi a salire sul palco sono i Silver Addiction, band che ormai conosciamo avendoli visti più di una volta. I miglioramenti sono tangibili e la qualità delle canzoni è buona. L'unico problema, se di problema si vuol parlare, sono i cori che non entrano. Finisce la loro esibizione e non ci rimane nessuna melodia o coro in testa. Il fatto di essere stati scelti per le aperture prima di Reckless Love ed ora degli Hardcore Superstar qualcosa significherà. Ad ascoltare bene le qualità ci sono, mi auguro di vederli ancora e di rimanere finalmente stupito in modo da poter passare dallo stato di ascoltatore-recensore a quello di fan. Alla prossima.
Dopo il classico cambio palco è finalmente la volta degli HARDCORE SUPERASTAR. La prima cosa che balza all'occhio è il backdrop interamente dedicato al nuovo singolo “Glue”, canzone che abbiamo già apprezzato con l'ascolto on line e che verrà proposta nell’arco della serata. Salgono sul palco Vic, Adde e Martin… parte la musica, inizia il boato, ma è con l’ingresso di Jocke che esplode il locale. La prima canzone scelta per aprire le danze è “Liberation”. Non è il primo loro concerto al quale assisto, ma il pubblico presente sembra completamente travolto dalla musica. Ma siamo solo all’inizio, band e pubblico hanno un sacco di energia da spendere che verrà spalmata per tutto l’arco della serata. Mano a mano che si susseguono le canzoni (“Kick On The Upperclass”, “Dreamin' In A Casket”, “Wild Boys” ecc.) sembra crearsi quella solita sinergia che nasce tra band e pubblico che rende il concerto un qualcosa di ancor più speciale. C’è da ammettere che ogni qualvolta gli HCSS siano venuti a suonare in Italia, il pubblico ha sempre risposto in questa maniera, quindi ci troviamo di fronte ad un avvenimento non nuovo. “Last Call For Alcohol” è la canzone nella quale parte del pubblico sale sul palco a ballare con la band. “Above The Law” chiude il primo set prima degli immancabili bis che iniziano con la ballad “Run To Your Mama” eseguita dal solo Jocke. Si prosegue con “Moonshine”, passando per l’inedito “Glue” e chiudendo con l’ormai classica “We Don’t Celebrate Sunday”. Ennesimo concerto, ennesimo successo di musica e di risposta del pubblico.
Sono passati ben 13 anni dal mio primo live degli HCSS (unitamente ai Gotthard in apertura agli AC/DC Torino 4/7/2001) e di acqua sotto ai ponti ne è passata parecchia. Gli Hardcore Superstar sono diventati una band di prima grandezza capaci di allargare i confini del loro successo un po’ ovunque. Noi italiani siamo particolarmente fortunati perché almeno una volta all’anno il quartetto passa da noi e noi non possiamo far altro che accettare il loro invito per unirci a far festa tutti insieme.
SetList:
01. Liberation
02. Kick On The Upperclass
03. My Good Reputation
04. Dreamin' In A Casket
05. She's Offbear
06. Wild Boys
07. Have You Been Around
08. Last Call For Alcohol
09. Someone Special
10. Above The Law
bis
11. Run To Your Mama
12. Moonshine
13. Glue
14. We Don't Celebrate Sunday