AIRBOUND
Airbound
Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group
Release Date: 15 Settembre 2017
La storia degli Airbound parte dagli anni 2000, quando la band si forma, anche se l’idea del loro primo ed omonimo album prende forma nel 2006. L’imprinting musicale che vorranno dare al loro lavoro è un netto richiamo a quel melodic rock che ha reso famosi gruppi del calibro di Journey e Sourvivor, ai quali, peraltro, si ispirano. Il quintetto, ovvero Tomás Borgogna alla voce e cori, Lorenzo “Fudo” Foddai, chitarra e cori, Angelo “NgL” Sasso al basso e cori, Alessandro Broggi, tastiere, piano e cori e infine Riccardo “DrumBeater” Zappa alla batteria e percussioni, vanta un’esperienza molto importante all’interno della scena italiana. Infatti a livello individuale ognuno di loro vanta collaborazioni di vario tipo come 883, Labyrinth, Vision Divine, Charming Grace e famoso produttore pop italiano Filadelfo Castro.
“Till The End” è il singolo che, accompagnato dal video, anticipa l’uscita del primo disco omonimo degli Airbound. Il sound rimarca appunto quella corrente musicale che ha preso vita a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, dove una struttura rock, orientata verso le ambientazione più glam e hair si fonde con una melodia più pop; in modo da creare un prodotto altamente orecchiabile e di facile fruizione. L’intento della band è di dare una spolverata a tutto questo e cercare, rispettandone i canoni, di modernizzarla il più possibile per renderla attuale. Il piano e le tastiere diventano un elemento imprescindibile per gli Airbound: queste saranno due componenti messe in risalto in tutte le tracce, su tutte la melodica “Sevean Sass”, dove si forma una sorta di duetto fra gli strumenti di Broggi e la voce di Borgogna, dando vita ad una ballad accattivante. La chitarra di Foddai è sempre delicata e entra nello spartito come un sospiro, cercando di dare un certo brio al tutto senza però essere troppa invasiva, ne è un esempio la traccia d’apertura “Have a Good Time”. Decisamente più trotterellante è “You Live & You Learn”, dove la parte ritmica spinge la chitarra ad essere più incisiva, e lei, chiamata in causa, si lascia andare ad assolo deciso e coinvolgente; così come in “Runaway”, con la differenza che è la batteria a diventare, sul finire della traccia, l’elemento di rilievo. Inoltre per rendere ancora più speciale questo album gli Airbound hanno coinvolto una serie di ospiti: Sven Larsson (Street Talk, Raintimes, Room Experience), Davide “Dave Rox” Barbieri (Wheels Of Fire, Raintimes, Charming Grace, Room Experience), Mario Percudani (Hungryheart, Shining Line, Ted Poley, Axe) & Josh Zighetti (Hungryheart, Charming Grace); questi hann oportato la loro esperienza e capacità artistica per alzare l’asticella del prodotto finale.
“Airbound” è l’espressione massima dello stile della band, soprattutto dei suoi componenti che hanno trovato la giusta alchimia nel corso degli anni per portare a termine questo lavoro. La cura di ogni dettaglio fa sì che l’album scorra veloce e senza interruzioni, miscelando alla perfezione la parte “dura” del rock con quella più melodica, insinuandosi a tutti gli effetti in quel limbo musicale che non scontenta nessuno, e che può far rivivere momenti d’oro ai nostalgici del periodo.
L’album di debutto è stato prodotto dalla stessa band con il sostegno del tecnico del suono Oscar Burato, che ha anche mixato e masterizzato tutte le tracce presso i suoi Atomic Stuff Studio di Isorella (BS). Tutte le grafiche (tra cui la copertina alternativa giapponese) sono state disegnate da Aeglos Art (Viana, Grace Charming, Experience Room, Raintimes) e il libretto del cd presenta le note di Denis Abello, redattore capo sito italiano Melodicrock.it.
Tracklist:
01. Have A Good Time
02. The Sun Tomorrow
03. Till The End
04. You Live & You Learn
05. Don’t Fade Away
06. Zhaneta
07. Runaway
08. Wasted World
09. She’s A Girl
10. Seven Seas
Line Up:
Tomás Borgogna: Voce e Cori
Lorenzo Foddai: Chitarra e Cori
Angelo Sasso: Basso e Cori
Alessandro Broggi: Tastiere, Piano e Cori
Riccardo Zappa: Batteria e Percussioni
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