LUCKY BASTARDZ
Be The One
Sliptrick Records
Release date: 8 febbraio 2018
Dopo tre anni di curiosa attesa i Lucky Bastardz si sono messi di nuovo in gioco, e lo hanno fatto in grande spolvero e con incalzanti novità: il quarto album “Be The One” in veste di semi-concept e incentrato sul tema della rinascita, il nuovo ingresso nella line-up del chitarrista Pietro “Pacio” Baggi (Anticlock Wise, Black Oceans), e un sound che preannuncia un definitivo e variopinto cambio stilistico che ben miscela trash, melodic rock, prog e classic metal. Un svolta che non ha spostato assolutamente equilibri sempre costanti e qualità di indubbio valore che, grazie al precedente e ottimo “Alwayz On The Run” (che ha inoltre sancito l’ingresso del frontman Tiziano “Titian” Spigno), hanno portato i Lucky Bastardz a calcare i palchi dei maggiori locali e festival italiani, consacrandosi ulteriormente col tour europeo in supporto a W.A.S.P. e quello greco in supporto a Holocaust.
Non si può che cominciare a percorrere le dieci tracce di un coriaceo masterpiece, se non a partire dai due singoli meritevoli anche del titolo di testimonial: la variegata “Shed Your Skin”, che ben alterna una strofa di graffiante class metal a un refrain dal cristallino melodic rock, e la roboante “My Best Enemy”, dove un risonante modern metal si lascia accompagnare da un video in stile ‘ghost movie’.
Il passo intraprendente della darkeggiante “Holy War” rende quasi un’avventura il viaggio di una tracklist abilmente ‘speziata’; ne consegue che le suggestive sonorità revival della zeppeliniana “The House By The Sea”, il suggestivo hard rock anni ’80 di “No One Else But Me”, il travolgente e cupo metal della title track “Be The One”, e quello leggermente trash di “Not Your Idol” avvalorano il tutto a suon di pura e avvincente adrenalina.
A completare quella che si può definire un’opera prima, ci sono tre esclusive ballad che impreziosiscono ulteriormente il variopinto savoir faire del combo alessandrino: la passionale e sentita “Match My Rhyme”, la ruggente “Sail Away”, e l’acustica “Tear In The Wind” che ricorda le sonorità romantiche di Chris Daughtry.
Un album ambizioso per una band dal tocco temerario; e se chi osa vince così come la fortuna aiuta gli audaci, i Lucky Bastardz sono riusciti a dare a entrambi i detti sia un valore ancora più rilevante, che personalizzarli a propria immagine e sound con solidi e meritati echi “Be The One”.
In coda è dovuto ricordare che il disco è stato prodotto interamente da Simone Mularoni presso i Domination Studio, realizzati dallo stesso chitarrista dei prog-rockers DGM e siti nella splendida Repubblica di San Marino.
Tracklist:
1. Holy War
2. Shed Your Skin
3. My Best Enemy
4. Match My Rhyme
5. The House By The Sea
6. Not Your Idol
7. Sail Away
8. No One Else But Me
9. Tear In The Wind
10. Be The One
Line up:
Tiziano “Titian” Spigno – lead vocals
Pietro “Pacio” Baggi – guitars
Paolo Torrielli – bass guitar
Marco Lazzarini – drums
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