Nulla è andato perduto ai Magazzini Generali di Milano nella piovosa serata perfetta, dove il nostro MYLES KENNEDY ha dato il meglio di sé in ogni senso, coinvolgendo il pubblico di un evento sold out, forse più abituato a suoni potenti, nella maniera più assoluta. In un locale poco adatto per contenere tanta folla presente solo per lui, tanto che si è reso necessario aprire la balconata al piano superiore, Myles è salito sul palco puntuale, alle 21:00, e da qui in poi è stata solo seduzione, sì, perché si è trattato di due ore circa di magia, quando a volte l’ascolto era così intenso da lasciare senza fiato.
Myles Kennedy, oltre ad essere un artista perfetto ed oggettivamente un gran bell’uomo, è una persona semplice, lo si nota anche dal modo in cui si pone verso chi lo sta ascoltando, ci parla, si racconta, dona e riceve. Anche la scelta azzeccata della scaletta ha fatto appassionare chi è fan degli Alter Bridge, chi di Myles Kennedy & The Conspirators, chi di The Mayfiled Four e chi di Myles e basta. Non serve dire che lo stupore è stato davvero tanto, che Myles sia un professionista a 360 gradi è assodato da tempo, ma che la sua musica e la sua stupenda voce acuta rock rendessero così tanto in un solo tour è stata una piacevole sensazione, difficile da togliersi di dosso, è stata una sorta di empatia miracolosa.
“Devil on the wall” ha aperto il concerto e da qui in poi le emozioni sono state infinite. “Standing in the sun”, ”Before tomorrow comes”, “Addicted to pain”, si canta con lui e si è felici. È solo a metà circa della performance che Myles si rende conto che anche al piano superiore del locale c’è gente che partecipa e lo stupore e la suggestione per lui sono reali. Tutti intonano i brani con lui, l’abbraccio è universale, meritato e ricambiato. I pezzi sono un mix di nuovo, tratto dal suo album solista “Year Of The Tiger” (pubblicato il 9 Marzo 2018), che sta riscuotendo successo data la sua bellezza (si consiglia vivamente l’ascolto), e di già sentito, ossia brani degli AB – come li chiama lui – e pezzi di Slash feat. Myles Kennendy & The Conspirators e di The Mayfield Four, non manca un omaggio blues alla leggenda Robert Johnson con “Travelling Riverside Blues” e uno agli Iron Maiden, con una rivisitazione di “The Trooper” in acustico. La chiusura, affidata in questa data italiana a un pezzo famosissimo degli AB, quel “Cry Of Achilles” tratto dall’album “Fortress, esalta tanto da rendere appagati di esserci stati e di amare un artista così impressionante.
Si ringraziano i MAGAZZINI GENERALI di Milano per l’ospitalità ed un grazie particolare va rivolto a VERTIGO per l’opportunità offertaci. Ci si vede on the road. Rock on sempre.
Set list:
Devil on the wall
Standing in the sun
Before tomorrow comes
Mars Hotel
Addicted to pain
Starlight
Haunted by design
Life must go on
Blind faith
Losing patience
You will be remembered
Eden
Travelling riverside blues
World on fire
All ends well
Wonderful life
Watch over you
Year of the tiger
Encore:
Love can ony heal
The Trooper
Cry of Achilles
GUARDA LE FOTO DEL CONCERTO QUI
Web sites: www.myleskennedy.com