PRETTY MAIDS
Maid In Japan Back To The Future World
Frontiers Music srl
Release date: 22 maggio 2020
In un periodo come questo, dove i concerti sembrano così lontani e sbiaditi, è un vero toccasana poter godere di questo live (cd+dvd) degli storici Pretty Maids. Questo “Maid In Japan Back To The Future World” è la celebrazione del trentennale del seminale album “Future World”, uscito nel lontano 1987. La data in questione è stata registrata in Giappone durante il tour avvenuto tra il 2017 e il 2018 e ci permette di gustare appieno le capacità della band scandinava. Quello che balza subito all’orecchio è la qualità della registrazione, potente, ben strutturata e “sporca” il giusto per ricordarci che si tratta di un live album. La sezione ritmica formata da Shades (al basso) e Sorensen (alla Batteria) viene perfettamente messa in risalto enfatizzando il tiro delle canzoni. La sinergia tra chitarre e tastiere è poi un ulteriore fiore all’occhiello dandoci la possibilità di poter godere appieno delle interazioni tra i due strumenti. Quello che però colpisce maggiormente è la prestazione di Ronnie Atkins dietro il microfono. Avendo visto svariate volte i Pretty Maids dal vivo quello che è sempre stato lapalissiano è che la qualità dei loro act è sempre stata legata alla voce del cantante. Qui la sua performance è talmente buona (e vi giuro che non lo abbiamo mai sentito cantare così bene) che il sospetto di qualche ritocco in studio sia stato utilizzato. Al di là di queste elucubrazioni mentali “Maid In Japan” ci regala un prodotto dall’altissima qualità e che ha il magico potere di farci lanciare uno sguardo nostalgico al passato ma di potere tenere un occhio anche alle produzioni più recenti.
La scaletta infatti vede la riproposizione (in ordine di canzone) del grandissimo “Future World” più un lotto di canzoni estratte da “Kingmaker” (la title track e “Bull’s Eye”), “Motherland” (Mother Of All Lies”), “Pandemonium” (“Little Drops Of Heaven”) e “Sin Decade”. Inutile dire che tutte le canzoni traggono giovamento dalla registrazione e in alcuni casi riescono a coinvolgere più che in studio. Le varie “Future World”, “Rodeo” o “Yellow Rain” oltre a sfruttare l’evidente attacco nostalgico che suscitano vengono riproposte in una chiave più moderna ma senza mai snaturarne il sound. Il cd quindi scorre via in maniera egregia e diventa così un vero piacere il susseguirsi delle canzoni.
“Maid In Japan” non sarà magari un album che passerà alla storia, ma è una fotografia importante di una band che non ha raccolto in notorietà quanto avrebbe meritato. Se siete fan della band non mancherà nella vostra discografia se volete approcciarvi al loro sound potrebbe essere un buon punto di partenza. In ogni caso auguriamo a Ronnie Atkins e compagni un futuro denso di soddisfazioni nella speranza di rivederli presto on stage.
Track List
01 Fw30 (Intro)
02 Future World
03 We Come To Rock
04 Love Games
05 Yellow Rain
06 Loud ‘N’ Proud
07 Rodeo
08 Needles In The Dark
09 Eye Of The Storm
10 Long Way To Go
11 Mother Of All Lies
12 Kingmaker
13 Bull’s Eye
14 Little Drops Of Heaven
15 Sin-Decade
Line Up:
Ken Hammer – guitar
Ronnie Atkins – vocals
Chris Laney – keyboards/guitar
Rene Shades– bass
Allan Sorensen – drums
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