Rising Steel
Fight Them All
Frontiers S.r.l.
Release date: 4 Settembre 2020
Con un titolo che rimanda immediatamente al celebre album di debutto dei Metallica “Kill’Em’All”, i Rising Steel pronunciano la loro scelta stilistica in maniera forte e caparbia, un segno deciso di profonda devozione al trash e all’heavy metal che caratterizza “Fight Them All”, un disco che non lascia nessun dubbio dal punto di vista della collocazione di genere.
L’ultima fatica discografica dei Rising Steel ha un’intro trash “alla Slayer” che farebbe invidia alla miglior scuola metal, e che permette alla band di mettere prepotentemente subito le carte in tavola con il primo brano “Mystic Voices”. “Fight Them All”, la title-track, focalizza l’attenzione sulla potenza ritmica di cui gode l’intero disco, che con questo brano si incattivisce ulteriormente; intro e strofe, a differenza del ritornello, incarnano pianamente lo stile heavy più classico. “Steel Hammer” colpisce come un vero e proprio martello d’acciaio, percuotendo e ravvivando le membra di un ormai lontano ricordo degli anni Ottanta. “Blackheart” sembra essere il brano meno incisivo rispetto ai precedenti, un po’ stucchevole e già ascoltato, ma abbassa di poco il livello di intensità del disco. “Savage” vi riporterà immediatamente ai bei tempi dello speed metal made in England! Preparate le borchie da indossare e alzate le corna al cielo, la scuola NWOBHM è tornata! “Gloomy World” funge da “secondo movimento” dell’intera composizione dei Rising Steel, dall’atmosfera dark iniziale alla ritmica incalzante della strofa e del ritornello, il brano cristallizza la pura cattiveria sonora della band.
“Malefice”, come ricorda il titolo stesso, non la manda a dire a nessuno. Questo è un pezzo in pieno stile trash/speed che farebbe invidia anche Tom Araya e a Kerry King! “Metal Nation” è un vero e proprio schiaffo in faccia all’ipocrisia del concetto di patria, su una ritmica e un uso delle distorsioni per chitarra che ricorda, appunto, Metal Militia di Kill’Em’all. “Pussy” è un altro brano abbastanza esplicito, più hard rock che metal, una traccia che spezza per qualche minuto l’incessante continuità ritmica di “Fight Them All”. “Led By Judas” è l’ulteriore riferimento esplicito (non solo dal titolo) alla potenza devastante di un altro gruppo che ha dato i natali all’heavy metal, gli inossidabili Judas Priest. “Master Control” chiude il percorso dei Rising Steel in gran stile. Il brano sottolinea la costante dedizione della band per una ritmica decisa e un uso dei riff accattivanti, che catapultano l’ascoltatore sotto i palchi delle migliori band metal al mondo.
“Fight Them All” è un disco pieno di rimandi ai gruppi che hanno fatto la storia del trash, dello speed e dell’heavy metal, un vero e proprio elogio ritmico-melodico a questi tre sottogeneri, che racchiude un’esperienza sonora stimolante.
Tracklist:
Mystic Voices
Fight Them All
Steel Hammer
Blackheart
Savage
Gloomy World
Malefice
Metal Nation
Pussy
Led By Judas
Master Control
Line up:
Emmanuelson – Vocals
Tony Steel – Guitars
Steel Zard- Drums
Flo Dust – Bass
Mat Heavy Jones – Guitar
Link utili:
facebook.com/risingsteelmetal
risingsteel.fr
risingsteel.bandcamp.com