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gio

28

gen

2016

Recensione THE RIDEOUTS - "Heart & Soul"

THE RIDEOUTS

Heart & Soul

Autoproduzione

Release date: 28 gennaio 2016

 

 

 

La musica è vita, sogno, sentimento e fantasia, nonché un magico connubio tutto cuore e anima; proprio come il nuovo lavoro dei Rideouts, “Heart & Soul”, che va ad arricchire una bacheca già contenente l'omonimo EP pubblicato nel 2005, e i due full-lenght “The Storm After The Calm” e “All Day & All Night” datati rispettivamente 2009 e 2012.

 

 

La si può definire davvero un'incredibile carriera quella del fondatore, cantante e chitarrista triestino Max Scherbi, che nel 2003 ha dato vita a una band dal buon tocco english grazie anche al fatto che tre anni prima si è trasferito a Liverpool per suonare nella città dei suoi idoli: gli storici e monumentali Beatles.

 

Dopo vari cambi di formazione la line up sembra aver trovato l'assetto definitivo, e oggi la vedono affiancare a Max il chitarrista Andrea Radini, il bassista Gianpiero de Candia, il batterista Federico Gullo e Michela Grilli in qualità di seconda voce; doveroso fare menzione anche del quartetto d'archi di Zagabria composto da Davide Albanese e Paola Bezi (violini), Lucija Brnadic (viola) e Jasen Chelfi (violoncello).

 

 

Sonorità anglo-americane anni '60 che decantano raffinate ballad, ma non solo, in quanto non mancano rock, pop, blues e garage senza dimenticare anche un pizzico di psichedelia, per uno speziato mix di onde sonore pronte a cavalcare undici tracce capitanate dal singolo e videoclip “Not Enough”: un pop rock bello e graffiante dove le seconde voci sono parte a dir poco fondamentale.

Dello stesso tenore ad alto tasso pungente troviamo “Plastic Soul”, mentre un rock a tinte più garage racchiude un quartetto di tutto rispetto quale ”I'll Be Free”, “Who I Am” e l'accoppiata variopinta “Give It To Me” e “Take It Easy”: la prima ha uno stile blueseggiante, la seconda invece è marcata da un'impronta più ruffiana. Il lato passionale non solo omaggia un piccolo menù assai raffinato, ma le tre ballad hanno altresì la peculiarità di differenziarsi elegantemente l'una dall'altra: “I'm So Sorry” per profondità e per il corposo e già citato quartetto d'archi, “Put The Blame On Me” per spiccata originalità e “Don't Cry” per quel pizzico di inconfondibile psichedelia. Le due tracce rimanenti sono ben rappresentate dal pop accattivante di “Wait” e dal delicato blues di “Be A Man”.

 

Un multi-lavoro capace di adattarsi a più ascoltatori, ma anche a chi ama semplicemente chiudere gli occhi e farsi un viaggio “Heart & Soul” con destinazione Liverpool.

 

Ricordiamo infine che l'album è stato masterizzato da Blake La Grange (vincitore tra l'altro di vari Grammy) al Mercury Mastering in California, e che sarà presentato il giorno stesso dell'uscita presso il noto Teatro Miele di Trieste: che la piacevole bora Rideouts possa soffiare atti di vento infiniti.

 

Recensione di Francesco Cacciatore

 

 

Tracklist

Not Enough

Plastic Soul

I'm So Sorry

Give It To Me

I'll Be Free

Put The Blame On Me

Who I Am

Wait

Take It Easy

Be A Man

Don't Cry

 

Line up

Max Scherbi - vox, guitars. keys, piano

Andrea Radini - guitars, programming

Michela Grilli - backing vocals

Gianpiero de Candia - bass, vocals

Federico Gullo - drums

 

Link

www.therideouts.com

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